5 errori da non fare quando si chiede un mutuo
Introduzione
Il mutuo è un contratto di prestito ed è la forma più utilizzata per comprare casa. Possiamo richiederlo in banca, previa presentazione di solide garanzie. Se viene accettato, insieme con l'istituto di credito concorderemo la somma prestata e la rata da versare periodicamente per la restituzione. Un mutuo dura per anni, da un minimo di cinque ad un massimo di trenta ed oltre. Per questo motivo, la banca applica un interesse sulla cifra prestata, che si somma ad ogni rata. Comprare casa oggi, per molti è un'utopia, a causa delle ristrettezze economiche, per altri è possibile ma richiede un enorme sforzo economico e mentale. È una scelta da affrontare con piena consapevolezza e senza fretta. Se non abbiamo esperienza in questo genere di cose, dobbiamo considerare che ci sono almeno 5 errori da non fare quando si chiede un mutuo. Vediamo di scoprirli insieme.
Il preventivo
Se siamo clienti di una banca è normale che questa sia la prima a cui ci rivolgeremo per un preventivo. È anche vero però, che ne esistono tante altre a cui rivolgerci, alcune fra queste, mette a disposizione dei calcolatori on line. Basta andare sul loro sito ed inserire le cifre che ci interessano così possiamo già farci un'idea e fare una prima scrematura. Nel formulare il preventivo dobbiamo tener conto di alcuni fattori importantissimi tra cui la durata.
La durata
La durata incide sulla rata che verseremo, quindi è importante che valutiamo questo aspetto tenendo conto delle nostre entrate presenti e di quelle future. Dobbiamo sapere che esistono vari tipi di mutuo e occorre valutare quello che rispecchia maggiormente i nostri bisogni. Gli esperti sconsigliano mutui a scadenza troppo lunga. Calcolando gli interessi totali, accendere un mutuo di oltre 25 anni non conviene, poiché il prezzo della casa lieviterebbe considerevolmente.
La caparra
Presi dall'entusiasmo di avere una casa tutta nostra, potremmo tralasciare dettagli importanti come la caparra. Uno degli errori più comuni è quello di non vincolare la proposta d'acquisto all'accettazione del mutuo. Questo potrebbe comportare la perdita della caparra nel caso la banca respingesse la nostra richiesta di mutuo. La somma a titolo di caparra si aggira tra il 10 e il 20% del prezzo d'acquisto. Quando si paga una caparra è bene farlo con assegno non trasferibile. La caparra comporta altri costi come l'imposta di registro e l'IVA (se soggetti).
I costi
Fatte queste considerazioni, non dobbiamo credere che sia finita qui con le spese. La banca per formalizzare il contratto ci chiederà l'istruttoria che attualmente sono attorno alle 500? e la perizia intorno alle 200?. Precisiamo che queste variano da banca in banca e che molte offrono sconti e offerte su queste voci. Poi ci sono i tassi da non sottovalutare poiché incidono sia sulla rata che sul capitale totale da versare. In particolare, il TAN (Tasso Annuo Nominale) e il TAEG ( Tasso Annuo Effettivo Globale), quest'ultimo racchiude anche le spese di gestione, spese accessorie e commissioni. Indicativamente i due tassi percentuali si aggirano tra l'1.50% e l'1,80% ciascuno.
Considerazioni
Analizzati i costi e le spese che gravano su un mutuo, dobbiamo fare altre considerazioni per non imbatterci in ulteriori errori.Teniamo presente che la regola generale consiglia di non indebitarci oltre il 30% delle nostre entrate. Un'ulteriore considerazione dobbiamo farla sulla figura del mediatore creditizio. È una spesa che in molti vorremmo evitare ma occorre considerare che un professionista preparato può sopperire alla nostra totale inesperienza. Questa figura ha il compito di valutare le nostre richieste e cercare l'offerta di mutuo più vicina ai nostri interessi.