5 consigli per le insegnanti di sostegno
Introduzione
All'interno di scuole ed istituti, i bambini e i ragazzi certificati come diversamente abili sono, purtroppo, inseriti in un contesto spesso difficile da affrontare. Per seguire il loro percorso al fine di renderlo più semplice e privo di ostacoli è stata istituita la figura dell'insegnante di sostegno.
Il docente specializzato, nonostante abbia particolare riguardo per gli alunni che ne hanno necessità, è assegnato all'intera classe ed ha il compito fondamentale di far vivere ed interagire in armonia i ragazzi disabili e il resto della classe.
Il lavoro dell'insegnante di sostegno non è semplice, bensì, seguendo questi 5 consigli, è possibile svolgerlo con più tranquillità e fiducia in sè stessi.
Aiutare il bambino a svolgere i propri compiti
Per far si che il bambino riesca a svolgere al meglio il proprio compito è fondamentale un aiuto pratico da parte dell'insegnante di sostegno. Infatti, se l'educatore darà una dimostrazione pratica al bambino su come svolgere il compito, quest'ultimo riuscirà ad eseguirlo con maggior facilità.
Per un bambino affetto da disturbi cercare di comprendere lo svolgimento di un'attività con il solo linguaggio verbale risulta spesso complicato.
Avere, invece, qualcuno che passo a passo mostra cosa sia necessario fare per giungere alla soluzione, favorirà un apprendimento più efficace e sicuro.
Favorire l'interazione con i compagni di classe
La sola relazione faccia a faccia con l'insegnante di sostegno può portare poca motivazione nel bambino e rendere, di conseguenza, l'apprendimento lento e instabile.
La soluzione a questo problema è rappresentata dall'interazione con gli altri alunni della classe. Infatti, interagendo con gli altri, il bambino diversamente abile tenderà ad imitarli e ad imparare i loro gesti. Questo può avvenire tramite attività di gruppo o durante attività di sfogo e di gioco.
Da parte sua l'educatrice avrà come compito principale quello di super visionare le relazioni che si sviluppano e di intervenire solo in casi strettamente necessari.
L'esaltazione dei rapporti interpersonali tra coetanei è un punto di forza che tutte le scuole dovrebbero fare proprio.
Sostenere e premiare il bambino
Il lavoro dell'insegnante di sostegno consiste nell'aiutare i bambini nella risoluzione dei problemi riguardo i quali dimostrano qualche difficoltà. Un gesto fondamentale nello svolgimento di tale attività consiste nel sostenere emotivamente il bambino in ogni suo passo al fine di riuscire a premiare il suo impegno e tutti i suoi sforzi. In questo modo, il ragazzo svilupperà maggior fiducia in sè stesso che gli permetterà, così, di iniziare nuovi compiti con più facilità e con la consapevolezza di poter riuscire nel suo intento.
Ridimensionare i compiti a favore del bambino
Per far si che il bambino disabile riesca ad apprendere fino in fondo ciò che gli viene insegnato è necessario che la docente di sostegno sia in grado di creare un connubio tra le effettive capacità del bambino e la quantità e qualità dei compiti che la scuola assegna. Questo significa che l'insegnante stessa deve far in modo che le lezioni e le diverse attività siano quanto più semplificate per far si che il bambino le possa comprenderle fino in fondo.
Collaborare con i colleghi
All'interno dell'istituto scolastico la docente stabilisce interazione con l'intero corpo docente. Durante le sue ore di sostegno all'interno dell'aula, oltre alla sua presenza, ci sarà anche quella dell'insegnante dell'intera classe. Per far si che la lezione risulti più interessante, ma soprattutto che nessuno degli alunni rimanga indietro, è fondamentale una collaborazione tra docenti. Sarà utile quindi preparare un programma prima dell'inizio delle lezioni, rendendolo comprensibile per tutti. Tale programma dovrà comprendere attività da svolgere in gruppo o singolarmente. Potrà anche verificarsi la possibilità che le due insegnanti impartiscano una lezione spiegandola insieme. In questo modo il bambino disabile sentirà un maggior senso di appartenenza alla classe e svilupperà maggior socievolezza e interesse.