5 consigli per fare amicizia sul posto di lavoro
Introduzione
Sempre più spesso il posto di lavoro assume l'aspetto sterile solo di un ambiente in cui si è costretti a stare per ore, intenti solo nelle nostre operazioni di routine e a portar a termine i nostri compiti, senza nessun rapporto umano. Questo porta inevitabilmente ad un declino della qualità della vita e soprattutto, visto che stiamo parlando di lavoro, delle prestazioni. Per evitare depressione e di dover passare giornate come automi, eccovi 5 consigli per fare amicizia sul posto di lavoro che vi cambieranno in meglio la vita.
Interessi comuni
Il primo approccio è sempre quello base, ossia, scoprire quali sono gli interessi che abbiamo in comune con i nostri colleghi. Sport, gossip e moda sono proprio la superficie. In questi casi, però bisogna anche stare un minimo attenti, specie con lo sport, perché ci sono alcune persone che non riescono a gestire bene la loro passione, specie quella per il calcio. In ogni caso, scoprire quali sono le loro opinioni è piuttosto facile. Ci vuole un po' d'occhio per vedere se guardano siti sportivi o di gossip, magari quando il capo non c'è. Iniziare a socializzare con questi argomenti è un buon punto di partenza (sperando che i loro orizzonti siano un po' più ampi).
Approccio positivo
Siate positivi sul posto di lavoro, il che non significa che dovete comportarvi come l'impiegato modello per far piacere al capo. Significa che semplicemente non dovete lamentarvi di tutto, ma vedere il lato positivo delle cose. In pausa, per esempio, se la giornata sta andando davvero male, mettetela sul ridere, senza fare battutacce. Siccome l'ambiente di lavoro non è pensato per fare davvero amicizia, l'umorismo dovrebbe essere abbastanza ridotto, come una specie di piccolo complemento ed usato solo per esplorare le reazioni dei colleghi più difficili.
Impiego delle pause
La vita lavorativa è scandita da due grosse fasi che si alternano, le parti operative e le pause. Se mentre stai lavorando, al massimo puoi concederti dei convenevoli, come brevi constatazioni sullo sport, il clima e la mensa, durante le pause hai più libertà. Se sei già in grado di individuare gli interessi dei tuoi colleghi e ne hai in comune, sfrutta le pause per chiedere loro delle opinioni veloci, ma non troppo specifiche. Per esempio parlando di calcio, se siete tifosi della stessa squadra e c'è stata una scelta arbitrale controversa, potresti accennarne, per il gossip, fingerti che la tale notizia abbia destato in te una reazione che esternerai, senza calcare troppo, giusto per un gancio di conversazione.
Team amichevole
Se hai la fortuna di lavorare in un ambiente dove molti dei tuoi colleghi hanno in comune con te interessi e passioni e non siete costretti a cicli lavorativi troppo duri, sarà più facile che ci siano brevi scampoli di dialogo produttivo. Ti conviene approfittarne per esempio in pausa pranzo, con un approccio che sia al tempo stesso amichevole ma non troppo approfondito. Potete creare un piccolo gruppo dove i vostri interessi e le questioni lavorative si intrecciano senza appesantirvi troppo la pausa. Se avete un team con queste potenzialità, state sul generico per quanto riguarda gli argomenti a rischio, come la politica, ma cercate di approfondire progressivamente il rapporto.
Niente invadenza
Attenzione, perché lavoro ed amicizia non vanno necessariamente a braccetto sempre. Il tuo collega potrebbe non essere anche il tuo miglior amico fuori dal posto di lavoro. Cerca di non entrare troppo nel suo spazio privato, perché per esempio, potrebbe avere la sua cerchia di amici e di famigliari che sono un ambiente separato da quello di lavoro. Se poi, nel tempo il rapporto cresce, per esempio perché la separazione vita/lavoro non è così netta, allora potete approfondire anche un po' di più il rapporto. In generale, comunque è sempre bene evitare la costruzione di cose artificiose come gite della ditta ed altri eventi a cui si partecipa più per paura che per socializzare.