10 modi per farsi stimare dal capo
Introduzione
A tutti piacerebbe che il nostro impegno sul lavoro venga subito riconosciuto ed apprezzato dal capo, che rimanga colpito dal nostro lavoro a tal punto da non mettere più in discussione la fiducia e la stima che ha nei nostri confronti. Nel mondo reale questo non accade praticamente mai, ma se il capo proprio non ha stima di noi, forse c?è qualcosa che sbagliamo. Ecco 10 modi per migliorare la nostra vita lavorativa e farsi stimare dal capo.
Stimare se stessi
Rimanere se stessi è fondamentale, sia per sentirsi a posto con la coscienza, sia perché nel lungo periodo è impossibile nascondersi dietro una falsa personalità. Tutti noi abbiamo delle doti, delle qualità, dei pregi e dobbiamo capire quali sono e valorizzarli: se siamo sicuri di noi e mostriamo il nostro lato migliore è più facile che anche gli altri ci notino e siano più ben disposti nei nostri confronti.
Vestirsi sempre in modo coerente
Bisogna cercare di essere pronti a tutte le occasioni per essere notato positivamente e dare l?impressione di fare sul serio; le basi sono igiene personale, vestiti stirati, un sorriso, abiti che ci fanno sentire bene. Non dimenticarsi gli accessori: vietato indossare calzini di colori differenti, avere il trucco sbavato o un aspetto trascurato, portare una giacca diversa dai pantaloni per colore o stile.
Essere puntuali
La puntualità sembra scontata, ma non tutti sono puntuali per natura; inoltre bisogna saper gestire anche gli imprevisti che capiteranno sicuramente a tutti. Al mattino arrivare in orario, non eccedere con la pausa pranzo e limitare le uscite anticipate allo stretto indispensabile. Se capita di essere in ritardo è meglio cercare subito il responsabile e spiegargli i motivi prima che se ne accorga da solo e debba venire lui a chiederveli. Essere sinceri, se l?imprevisto è reale ed era imprevedibile, è la cosa migliore: si dimostra così di essere leali e sapersi assumere le proprie responsabilità.
Cercare di capire che capo si ha di fronte
Il capo deve saper gestire le persone e spronarle a migliorare la produzione. Se si ha a che fare con un capo autoritario, che vuole sempre avere il controllo, è opportuno non contraddirlo spesso, non dilungarsi in discorsi lunghi che gli facciano perdere tempo e non mettere in discussione la sua autorità di fronte ai colleghi. Se invece si ha un capo che coinvolge nei progetti e nei risultati, che tende a valorizzare le capacità di ognuno, è meglio essere più aperti su cosa ci piace fare e proporre progetti interessanti. In questo modo il capo si sentirà più vicino a noi e ci prenderà in simpatia.
Essere efficienti
Nei progetti e nelle riunioni a cui si partecipa è bene arrivare preparati: portare le copie che potrebbero servire, i documenti collegati, penne e quant?altro potrebbe portare ad interrompere la discussione in un momento poco opportuno. Anche mostrare interesse è positivo e sicuramente il capo apprezzerà il fatto che non ci si limita al minimo indispensabile ma che invece si è coinvolti nel progetto, di buon umore e disposti ad aiutare.
Avere un atteggiamento positivo con tutti
Essere socievole e amichevole rende le persone più positive nei nostri confronti e ciò porta diversi vantaggi: ci permette di parlare serenamente e scoprire fatti che possono esserci utili, rende gli altri più disponibili ad aiutarci nei momenti di bisogno, non ci mette contro persone che potrebbero parlare di male di noi al capo con cui vogliamo creare un rapporto di fiducia e ci rende una persona piacevole da avere attorno. Evitare di essere continuamente coinvolti in discussioni sterili contribuisce a dimostrare al capo di essere una persona affidabile, su cui può contare.
Rendere costruttive le critiche
Se il parere viene dal capo, non bisogna subito offendersi e rinunciare a ciò che si stava svolgendo, ma invece occorre capire cosa si sia sbagliato per poi non ripetere l?errore nella successiva occasione. Certamente è degno di stima colui che impara dai propri errori e che invece di abbattersi, si migliora. A volte dietro la critica si cela la volontà del capo di testare il vostro carattere per capire se siete pronti a passare a progetti più impegnativi e quindi più stressanti oppure con più persone e quindi idee differenti che si deve saper conciliare.
Capire gli obiettivi aziendali
Sorprendere positivamente il capo è un buon passo per avere le sue attenzioni: essere consapevoli delle dinamiche di fondo che si celano dietro ogni mossa del capo ci pone in condizione di vedere oltre la singola richiesta e di eseguire il nostro compito in modo migliore. I classici obiettivi sono crescita nel mercato, innovazione tecnologica e allargamento del ramo di produzione ed è quindi opportuno capire a cosa l?azienda mira. Tenersi sempre aggiornato nel proprio campo e migliorarsi, poi, è un ottimo obiettivo personale che sicuramente avrà modo di essere sfoggiato davanti al capo in una situazione complessa a cui gli altri non sapranno far fronte.
Proporre idee innovative
Le idee devono essere personali ed attuali, devono migliorare una situazione in stallo e devono essere ben motivate per essere convincenti. Le proposte ben ponderate permettono di farsi notare in modo intelligente, quindi serve valutare bene i rischi prima di parlarne, ma dopo un?attenta analisi vale la pena buttarsi senza remore. Una volta fatta la proposta occorre adeguarsi alle difficoltà inattese, andare incontro alle critiche altrui e trasformare gli ostacoli in qualcosa di positivo. L?impegno profuso sicuramente verrà notato dal capo e dai colleghi.
Saper essere un buon leader
La fiducia in se stessi è una qualità che viene subito notata dagli altri e che aiuta ad essere visti come una giuda, una persona di successo che stimola la curiosità negli altri e sa influenzarli, che può essere d?aiuto in ogni occasione con le sue opinioni sincere e la sua forza d?animo. Essere un buon leader non significa imporsi ma essere un compagno di squadra irrinunciabile, che motiva i colleghi e sa compiere sacrifici per il raggiungimento degli obiettivi.