Come trattare gli imballaggi in contabilità generale
Introduzione
Gli imballaggi, in contabilità, devono essere gestiti in modo specifico a seconda della tipologia di appartenenza. Inoltre si deve considerare il fatto che questi siano riutilizzabili oppure possano essere impiegati una sola volta, che generino costi o eventuali ricavi o che siano compresi nel prezzo di acquisto della merce contenuta negli stessi imballaggi.
Si deve poi considerare la motivazione per cui questo tipo di supporto al prodotto è stato acquistato e applicato stabilendo la provenienza e la destinazione d'uso dello stesso. Vediamo quindi come trattare gli imballaggi in contabilità generale in modo da collocarli nel giusto settore. Continua a leggere per avere tutte le informazioni utili su questo argomento fondamentale per la contabilità aziendale.
Si tratta infatti di beni che hanno un valore, una scatola ha un suo prezzo e tutto ciò che ha valore deve essere registrato dall'azienda sia in entrata che in uscita. Non si deve mai dimenticare tale operazione in quanto si potrebbe incorrere in severe sanzioni amministrative e provvedimenti da parte dell'azienda verso la responsabile della contabilità.
La gestione del magazzino, in questo caso, è molto importante per segnalare la presenza di imballaggi con deposito cauzionale da rendere, imballaggi a titolo gratuito, confezioni a rendere ma senza cauzione, imballi riutilizzati da saldare al fornitore e tutte le situazioni da contabilizzare. Vediamo quali sono nel dettaglio step by step.
Occorrente
- Computer
- Foglio di calcolo
- Software contabilità
- Gestionale magazzino
Collocazione degli imballaggi in contabilità
La prima cosa da fare è stabilire una collocazione degli imballaggi all'interno della contabilità generale. In questo modo sarà più semplice contabilizzare le confezioni a seconda della loro natura, provenienza e utilizzo. Solitamente gli imballaggi si possono suddividere tra:
- rimanenze, in questo caso si tratta di una serie di imballaggi che vengono acquisiti insieme all'acquisto della merce che contengono;
- immobilizzazioni, ovvero quando si tratta di imballaggi che possono essere riutilizzati più volte e quindi sfruttati per la confezione di altri prodotti evitando ulteriori costi.
Nel caso delle rimanenze, gli imballaggi devono essere considerati come una merce vera e propria quindi sono da valutare alla fine dell'anno con una valorizzazione che deve essere inserita nella voce B6 dello stato patrimoniale.
Se, invece, gli imballaggi sono riutilizzabili e quindi a rendere, si possono contabilizzare come beni durevoli. In questo caso si devono inserire tra le immobilizzazioni e ammortizzati, inoltre devono essere dati al cliente in cambio di una cauzione che gli verrà resa alla consegna degli imballaggi. Tale cifra si deve registrare tra i debiti. Se il cliente non rende l'imballaggio l'azienda trattiene il deposito cauzionale con la registrazione di un incasso e stralciando il debito corrispondente.
Scaricare gli imballaggi dal magazzino
Gli imballaggi che sono destinati alla vendita devono essere fatturati a parte a meno che non siano compresi nel prezzo della transazione stessa. In ogni caso è importante che vengano scaricati dal magazzino nello stesso momento in cui avviene la consegna del bene venduto. Gli imballaggi che sono acquistati dall'impresa e vengono utilizzati per la confezione e vendita dei prodotti, sono considerati come necessari per il trasporto e la protezione del bene trattato.
Questo fa sì che essi debbano essere registrati tra i costi di esercizio in quanto rappresentano dei beni di consumo indispensabili per l'azienda stessa. La gestione avviene a livello di magazzino inserendoli nella sezione delle rimanenze. In seguito, al termine dell'esercizio, la quantità di imballaggi giacenti nel magazzino aziendale deve essere indicata nello stato patrimoniale nella sezione che riguarda la rimanenza da smaltire.
Fondamentale descrivere gli imballaggi presenti in magazzino senza mai dimenticare di segnalare la presenza di tali bene in quanto potrebbe essere ritenuta una mancanza di contabilizzazione di valori presenti in azienda. Tale distrazione o sottovalutazione della merce potrebbe causare l'assegnazione di sanzioni amministrative e ulteriori provvedimenti a carico dell'attività.
Gestire gli imballaggi come deposito a rendere
Quando l'imballaggio può essere riutilizzato dall'azienda stessa che ha fornito al cliente la confezione per il trasporto della merce, questo deve essere gestito come vuoto a rendere. In quanto dopo averlo reso al fornitore esso potrà riutilizzarlo per l'imballaggio di ulteriore merce da consegnare allo stesso cliente oppure a diverse aziende acquirenti.
All'interno del bilancio di esercizio la cauzione che viene rilasciata dal cliente deve essere registrata come debito aziendale quindi nello stato patrimoniale verrà indicato come passivo nella voce che indica debiti diversi. Un quantitativo di prodotti da imballaggio che hanno un preciso valore e deve essere indicato sotto forma di cauzione quando presente e definita in fattura.
Questo perché il deposito cauzionale prevede la restituzione del versato al momento del reso dell'imballaggio, ad esempio le bottiglie a rendere in cui si trasporta l'acqua. Queste rappresentano un imballaggio a rendere in quanto l'acqua non può essere trasportata senza un'adeguata confezione. Se viene utilizzato il vetro sotto forma di bottiglia, queste possono essere a rendere su cauzione o senza cauzione.
La presenza di un deposito cauzionale rappresenta un'entrata che può trarre in inganno la contabilità facendo pensare che si tratti di un guadagno anche se non è corretta questa definizione. È importante segnalarlo, invece, come debito in quanto non resterà nella cassa aziendale ma dovrà essere restituito quindi rappresenta un debito e non un credito.
Contabilizzazione degli imballaggi
Esistono diverse tipologie di imballaggi e ognuna deve essere contabilizzata in maniera corretta per non incorrere in errori che potrebbero avere ripercussioni sulla corretta gestione della contabilità aziendale. Per la precisione gli imballaggi possono essere trattati in due modi differenti ovvero come bei durevoli o come beni monouso.
Nel primo caso, ovvero se si ha a che fare con imballaggi che rappresentano beni durevoli si possono segnalare nella contabilità come attivo immobilizzato e si può procedere con l'ammortizzazione suddividendoli per fasce a seconda della durata effettiva del bene trattato.
Nel secondo caso, invece, si tratta di beni con una vita utile di breve durata e quindi si devono classificare come spese nel conto economico fina dal momento del loro acquisto. Questa tipologia di imballaggi devono essere trattati come rimanenze di magazzino.
Se il cliente non effettua la restituzione dell'imballaggio l'impresa deve trattenere la cauzione che da debito diviene un provento e quindi registrata come entrata. Tale cifra rappresenta quindi un guadagno e la contabilizzazione della cifra corrispondente deve essere descritta come tale nelle apposite sezioni che riguardano le entrate e il fatturato aziendale dell'anno in corso.
Gestione degli imballaggi acquistati con le merci
Quando l'azienda acquista merce dai fornitori, questa viene consegnata imballata in una confezione adeguata al tipo di prodotto comprato. L'imballaggio, in questo caso, può dare luogo a diverse tipologie di contabilizzazioni che possono variare a seconda della tipologia dell'imballaggio stesso. Inoltre bisogna tenere conto anche delle condizioni che devono essere presenti sul contratto e riguardano la confezione e l'eventuale restituzione.
Se l'imballaggio viene fornito a titolo gratuito, il suo valore è compreso nel prezzo del prodotto acquistato anche se non è specificato. Questo significa che non necessita di particolari registrazioni contabili in quanto viene incluso nei costi fornitori.
Bisogna fare attenzione alle eventuali clausole che possono segnalare l'imballaggio gratuito, incluso nel costo finale dell'articolo acquistato, imballaggio a rendere privo di cauzione, imballaggio con cauzione oppure fatturato separatamente dal prodotto.
Contabilizzazione dell'imballaggio a rendere senza cauzione
Quando la merce acquistata dall'azienda prevede un imballaggio a rendere senza cauzione, significa che il fornitore fornisce la confezione in prestito e deve essere restituita. Non viene richiesta nessuna cauzione per l'imballaggio che deve essere conservato correttamente e restituito integro al mittente.
L'unica cosa da fare e non dimenticare mai, è controllare se la consegna di imballaggi a rendere senza cauzione restano in carico a fine esercizio. In questo caso si potrebbe verificare la presenza in magazzino di importanti quantitativi di imballaggi dei fornitori, quindi, di beni di terzi. In questi casi le confezioni si devono annotare nei conti d'ordine.
Si tratta di imballaggi che non hanno la necessità di essere trattenuti sotto deposito cauzionale e quindi non vi è un debito o un credito da registrare in contabilità. Però, essendo comunque beni con un determinato valore economico, devono essere registrati per attestare la loro presenza nei magazzini della ditta e per essere restituiti.
Se questo non avviene il corrispettivo del valore economico rappresentato dagli imballaggi deve essere versato al fornitore dietro fattura specifica. Non si deve mai sottovalutare il valore di ogni imballaggio consegnato e si deve sempre verificare che questo sia specificato nel contratto di acquisto o sul documento di consegna.
Gestione imballaggi non restituiti
Quando un fornitore porta merce in imballaggi a perdere o a rendere senza cauzione, questi possono essere resi come descritto nel paragrafo precedente oppure riutilizzati. In questo caso è probabile che il fornitore richieda il pagamento del materiale che deve essere contabilizzato come onere accessorio d'acquisto che deve essere pagato al mittente dopo l'emissione di relativa fattura.
Dopo il riutilizzo gli imballaggi possono essere considerati come rimanenze di magazzino in qualità di materiale di consumo a livello aziendale. Quindi contabilizzato come tale e conservato come confezione dei prodotti da spedire, vendere e immagazzinare.
Gestione contabile degli imballaggi a fatturazione separata
Quando il fornitore consegna la merce acquistata dall'azienda richiedente consegnandola all'interno di imballaggi che vengono fatturati distintamente dai prodotti, questi vanno indicati come spese accessorie documentate. Tale registrazione deve essere distinta da altre tipologie di contabilizzazione degli imballaggi in quanto si tratta di una gestione differente a causa della presenza alla consegna di una precisa fattura di vendita.
In pratica si va a conteggiare in fattura l'IVA che è pari a quella che viene applicata al costo dei prodotti acquistati. In questo caso l'azienda può decidere se includere il prezzo della merce, ovvero l'operazione principale, oppure se contabilizzare gli imballaggi in modo separato.
Approfondimento sulla contabilità di imballaggi con cauzione
Gli imballaggi a rendere che prevedono un deposito cauzionale prevedono l'addebito diretto in fattura del valore della confezione oltre a quello della merce acquistata. Si tratta di imballaggio durevole che deve essere restituito al fornitore secondo le condizioni generali stabilite da contratto. Quando si verifica questa situazione i casi che si possono venire a creare sono due e vediamo quali sono e come gestire la contabilità.
Nel primo caso può accadere che l'imballaggio viene restituito nelle giuste tempistiche e in condizioni ottimali. Nel secondo caso non si procede al reso degli imballi quando questi non possono più essere utilizzati per ulteriori scopi in quanto risultano fortemente danneggiati o per altre motivazioni.
Qualunque sia il motivo della decisione di trattenere gli imballaggi da parte della ditta acquirente, il fornitore emetterà una fattura con l'importo del valore del bene non restituito. Verrà emessa fattura anche in caso di restituzione in quanto viene pagata la cauzione versata alla consegna del materiale.
Esempio fatturazione imballaggi
Facciamo ora un esempio per comprendere meglio la fatturazione degli imballaggi resi o non trattenuti dall'azienda che ha acquistato la merce. Poniamo che vi sia una fattura di 10 mila euro, il fornitore fa richiesta della cauzione per gli imballaggi da rendere con una cifra forfait di 500 euro.
Se l'azienda ordinante esegue subito il pagamento della merce ad effetto immediato comprendendo anche il deposito cauzionale, è necessario contabilizzare nella sezione Debiti vs fornitori presso Banca X c/c 0000.
Se, invece, l'imballo si rompe o si deteriora in qualsiasi modo rendendolo inutilizzabile e quindi impossibile da rendere al fornitore, questo dovrà fare fattura con importo della cauzione che comprenderà il Valore Aggiunto previsto da contratto.
Casistiche di contabilità imballaggi
Gli imballaggi che non vengono restituiti al fornitore anche se sono ancora integri e quindi riutilizzabili dall'azienda acquirente, possono essere scontati movimentando il conto specifico Imballaggi conto acquisti. In questo modo non è necessario andare a toccare il conto Sopravvenienze passive.
A fine esercizio, l'azienda deve provvedere a valutare gli imballaggi presenti in magazzino come rimanenze. Se gli imballaggi vengono conservati correttamente e restituiti al venditore integri come da contratto, quest'ultimo renderà la cauzione. In questo caso si deve effettuare la scrittura Cassa a Crediti per cauzione imballi, aggiungendo la cifra incassata.
Abbiamo trattato un argomento senza alcun dubbio non semplicissimo da comprendere. Ci auguriamo che la nostra esposizione sia stata sufficientemente chiara, anche per chi non ha conoscenze di base nell'ambito della contabilità generale.
Conclusione contabilità generale imballaggi
L'argomento trattato è abbastanza complesso ma seguendo le casistiche indicate a seconda delle proprie necessità si può comprendere esattamente come agire in ogni singola situazione. La contabilità degli imballi non deve mai essere trascurata in quanto merce con un valore che va dichiarato in modo adeguato e nei giusti tempi per non incorrere in sanzioni amministrative.
Inoltre una corretta gestione degli imballaggi presenti in magazzino permette di suddividere quelli da rendere a ogni fornitore e quelli da conservare per essere utilizzati. L'organizzazione facilita la vita di chi opera nella struttura e di chi si occupa della contabilità generale.
Guarda il video
Consigli
- Conserva gli imballaggi da restituire dividendoli per azienda conteggiandoli esattamente e segnando per ogni sezione la cauzione versata
- Verifica che sulla fattura o sul contratto di vendita sia indicata la presenza di cauzione in caso di imballaggi a rendere