Come trattare contabilmente gli oneri sociali
Introduzione
Tra le diverse incombenze a carico di aziende che fruiscono delle prestazioni di lavoro dipendente, una delle più onerose (sia dal punto di vista economico che da quello contabile) è rappresentata dalla contribuzione sociale da trattare a carico dei datori di lavoro. Lo scopo di questo compendio è di fornire le linee guida per un uso corretto contabilmente delle operazioni connesse ai contributi in discorso. Le stime degli oneri sociali obbligatori e del costo del lavoro sono state derivate a livello di episodio lavorativo, attraverso una procedura che integra i dati individuali, di impresa e implementa le regole contributive specifiche come per ogni settore di attività, dimensione di impresa, area geografica, tipologia di contratto.
Occorrente
- Registro di contabilità
- Calcolatrice
Lo sviluppo degli oneri sociali
La ricostruzione delle informazioni sugli oneri sociali e costo del lavoro è stata sviluppata sugli archivi dei rapporti di lavoro dipendente (RL) della banca dati WHIP (Work Histories Italian Panel), prodotta dal Laboratorio R. Revelli. Nella presente guida verranno trattate le forme contributive maggiormente diffuse nella pratica, vale a dire le contribuzioni INPS (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale), INAIL (Istituto Nazionale per le Assicurazioni contro gli Infortuni sul Lavoro), ex-INPDAI (Istituto Nazionale Previdenza per i Dirigenti di Aziende Industriali, confluito ultimamente nella gestione INPS).
Le prestazioni
Attraverso la contribuzione a carico del datore di lavoro e del lavoratore, l'INPS assicura diverse posizioni (ad esempio, assicurazioni sociali obbligatorie: per invalidità, vecchiaia e superstiti; assicurazioni obbligatorie: per TBC, disoccupazione; assicurazioni sociali obbligatorie per contributi assegni familiari; cassa integrazione guadagni; contributi malattia), mentre l'INAIL, che viene alimentato con il versamento di contributi solamente a carico del datore di lavoro, assicura i dipendenti contro gli infortuni e le malattie professionali. Le rilevazioni contabili attinenti l'INPS e l'INPDAI sono impostate con la stessa logica: al riguardo, infatti, devi provvedere a rilevare il debito dell'azienda nei confronti degli istituti in discorso che misura in contropartita il corrispondente costo a carico dell'azienda.
Le rilevazioni contabili
I contributi sociali sono determinati applicando una percentuale sul valore complessivo delle retribuzioni lorde del mese di riferimento. La misura della percentuale varia soprattutto in funzione del settore di attività. Al riguardo si suggerisce di interrogare il sito web dell'istituto in parola (www.inps.it).
La scrittura che devi contabilizzare per registrare la liquidazione dei contributi INPS è Oneri sociali INPS (costo) a INPS c/contributi (debito), mentre per evidenziare il pagamento la scrittura che devi effettuare è INPS c/contributi a Banca X c/c.
I contributi sociali
Le lacune informative relative ai dati di impresa sono dovute al fatto che l?Inps non fornisce il contenuto dei DM10, ma i dati dell?Osservatorio delle imprese (Osservatorio). Nell?Osservatorio non sono infatti disponibili i dati sugli importi versati dalle imprese a fini contributivi, né le informazioni relative a tutte le posizioni contributive dell?impresa, dalle quali sarebbe possibile determinarne in modo corretto il profilo contributivo, ma soltanto quelle relative alla posizione principale: questo comporta una certa distorsione di entità non valutabile nelle stime che riguardano le imprese pluriposizionate, come si vedrà nel prosieguo del lavoro.
Le lacune informative
Così come accade per i contributi figurativi, anche per quanto riguarda gli oneri sociali il datore di lavoro deve adempiere a tutte le formalità necessarie per i lavoratori dipendenti: l'obbligo di versamento dei contributi deriva direttamente dalla conclusione di un contratto di lavoro.
I contributi previdenziali sono calcolati in percentuale rispetto al reddito lordo: l'impresa ne è responsabile per una parte mentre il lavoratore risponde per la restante parte. I contributi vengono prelevati direttamente dalla busta paga: il datore di lavoro sottrae una somma dalla retribuzione e la versa all'INPS.
Per la maggior parte delle categorie di lavoratori, l'importo dei contributi si basa sulla retribuzione effettiva; per altri, sulla remunerazione convenzionale.
Gli obblighi del datore di lavoro
L'importo dei contributi è fissato per legge e varia a seconda del settore di attività dell'azienda (industria, impresa, artigianato, credito, assicurazioni, ecc.) e in base al numero di dipendenti, alla posizione geografica, al titolo professionale, ecc.
Ai fini della determinazione della base imponibile per il calcolo degli oneri sociali, si considera retribuzione tutto ciò che si riceve dal datore di lavoro, in denaro o in termini di prestazione di servizi, tramite il rapporto di lavoro, al lordo di eventuali ritenute fiscali, ad eccezione delle voci salariali previste per legge.
La contabilizzazione giornaliera lorda non deve essere inferiore a un limite minimo stabilito da accordi di contrattazione collettiva all'interno di tale categoria o direttamente dalla legge.