Come Determinare Il Ccno
Introduzione
Come facilmente intuibile dal titolo della guida, ora ci dedicheremo a spiegarvi Come determinare il CCNO. Partiamo dal definire questo acronimo: per CCNO, intendiamo il Capitale Circolante Netto.
In sostanza, esso è utilissimo per analizzare il bilancio e la finanza, ed esprime la movimentazione economica afferente l'area gestionale che si ha nel corso di un anno (quindi entro i 12 mesi successivi alla data in cui si effettua la stima). Il CCNO si calcola con un'apposita metodologia che spiegherò come determinare all'interno della guida.
Indicatore di tipo economico
Come detto il CCNO, Capitale Circolante Netto operativo, esprime la quantità di capitale afferente la gestione caratteristica, che si "movimenta" entro 12 mesi dal momento della misurazione. Questo è un indicatore di tipo economico. Differenziando tra il Capitale Circolante Netto classico, e il Capitale Circolante Netto Operativo, scopriamo che nel primo vengono inglobati un numero maggiore di poste rispetto al Capitale Circolante Netto Operativo.
Il capitale circolante netto
Inizialmente, va spiegato che il Capitale circolante Netto può avere interpretazione sia di carattere economico, e sia di carattere finanziario, i quali vengono differenziati tra loro dal fatto che nel CCNO rientrino meno poste rispetto che nel CCN. In esso, infatti, non rientrano cioè quelle poste che non riguardano la gestione caratteristica dell'impresa, che invece rientrano nel CCN. Si pensi ad esempio ad un credito a breve non attinente alla gestione operativa ma meramente finanziario.
Esempio di calcolo del CCNO
Vediamo un esempio di calcolo del CCNO: Un'impresa ha Debiti a breve contratti per un macchinario pari a %u20AC 2.500, crediti a breve con clienti per %u20AC 3.000. Inoltre si hanno in portafoglio liquidabili a breve per 1.500 %u20AC. Il CCN sarà dato dalla somma degli elementi riguardanti la gestione caratteristica attivi meno la somma degli elementi passivi. Per quanto riguarda il nostro caso specifico, dovremo andare a rimuovere i titoli in portafoglio, in quanto essi non entrano a far parte della gestione cosiddetta "caratteristica". Il Capitale Circolante Netto Operativo avrà un valore pari a 500, ottenuto tramite la differenza tra 3000 e 2500.
Dedicandoci ora a degli approfondimenti, possiamo spiegare che il capitale operativo, risulta essere il totale delle risorse che vanno a comporre l'attività dell'azienda. Questo valore indica l'equilibrio di carattere finanziario in un breve lasso di tempo. Sinteticamente, non è nient'altro che una differenza tra attività e passività correnti.
Il working capital
Questa specifica definizione ha trovato applicazione in questa disciplina di carattere finanziario attraverso la scuola di Sharpe. Tuttavia, la definizione più semplice trova delle voci che non risultano essere totalmente esatti rispetto alla gestione e interpretazione di quelli che sono i flussi di cassa. Questo perché si vanno a confondere elementi di carattere operativo come fornitori e rimanenze, con elementi puramente finanziari, come debiti e crediti, cassa, ecc. È stata di conseguenza proposta una definizione più chiara di working capital: tutte le attività e passività a breve termine che siano:-di natura non finanziaria;-di natura ricorrente nell'attività d'azienda;-di natura monetaria e non "contabile". Da questa definizione il working capital tecnicamente è formato da una serie di macro voci dello stato patrimoniale di una azienda tra cui le principali sono:-attivo corrente:1-crediti verso clienti (al lordo di eventuali voci scontate in banca ed anticipi factoring);2-magazzino prodotti finiti, in lavorazione e materie prime;3-anticipi a fornitori;-passivo corrente:1-debiti verso fornitori;2-debiti verso dipendenti e lavoratori terzi (per salari da corrispondere ecc.) ad esclusione del TFR; 3-debiti tributari di natura ricorrente (IVA, INPS).
Curiosità: Nell'analisi dei flussi di cassa il working capital assume un ruolo centrale in quanto la sua variazione (definita nella terminologia finanziaria variazione nel capitale circolante o change in working capital) determina l'assorbimento o il rilascio di risorse finanziarie. Il controllo della dinamica del working capital è un elemento critico del governo della crescita d'azienda.
Analisi delle dinamiche del capital working
Le società che incorrono del default, ovvero nel fallimento, spesso l'incontrano per un'eccessiva dimensione del capital working rispetto alle sue reali capacità di finanziamento. Attraverso l'analisi delle dinamiche del capital working correlate alle altre voci, si può ottenere un confronto con la somma della finanza a breve termine, ovvero la somma tra:-liquidità immediate;-crediti finanziari a breve termine;-debiti finanziari. Riuscire a produrre questo confronto di dati per analizzarlo, permette di comprendere la presenza di eventuali squilibri interni tra le attività e le passività e tra le varie forme e fonti di finanziamento utilizzate.
Per concludere, vorrei consigliarvi ulteriori approfondimenti sul Capitale Circolante Netto Operativo, andando oltre i contenuti già ben sviluppati all'interno di questi cinque passi della nostra guida. In tal modo, potrete ottenere nuove informazioni, da aggiungere a queste. Eccovi, a tal proposito, un link che ritengo utile: http://it.wikipedia.org/wiki/Capitale_circolante_netto.
Spero che questa guida su Come determinare il Ccno possa esservi stata utile.
Consigli
- Leggere bene la guida.