Come contestare un addebito su carta di credito prepagata
Introduzione
Le carte prepagate come Visa, MasterCard, Maestro e simili continuano a crescere in popolarità. Un recente sondaggio ha rilevato che il 56% degli adulti in Italia ne possiede almeno una e la utilizza regolarmente per fare acquist, sia online che nei negozi fisici. Queste carte possono svolgere le stesse funzioni di una carta di debito o di credito, ma molti possessori di queste carte si trovano chiedono se anche le controversie funzionano allo stesso modo ed in particolare cosa succede in caso di addebiti non autorizzati. I titolari di carte di credito prepagate possono presentare controversie alle emittenti per una serie di motivi, tra cui anche per aver notato degli addebiti non autorizzati a loro carico. Qualunque sia la ragione, è necessario mantenere sempre la pazienza ed avere le giuste informazioni a portata di mano. Vediamo, quindi, come contestare un addebito su carta di credito prepagata.
Occorrente
- Connessione internet
Contattare il beneficiario
Per prima cosa, di consiglia di contattare il commerciante o la società verso la quale è stato fatto il pagamento. In questo modo è possibile risolvere subito la controversia, quindi vale la pena almeno provarci. Contattare l'emittente della carta di credito, che solitamente è una banca, e fornire gli estremi della prepagata, i dati del titolare, la somma addebitata, il nome della persona o della società che ha prelevato il denaro, la data dell'operazione e il motivo della contestazione. Inoltre, informare l'emittente della carta di credito di aver già parlato con chi ha ricevuto il pagamento in questione e lasciare che l'emittente della carta sappia che cosa il commerciante si è incaricato di fare.
Informare la banca
Se il beneficiario non è disposto a restituire la somma ricevuta indebitamente, è necessario inviare la controversia all'emittente della carta di credito. La banca o la società privata che ha emesso la carta potrebbe richiedere la contestazione per iscritto prima di poter procedere con un'indagine formale della controversia. Quindi, è opportuno compilare l'apposito modulo ed inviarlo all'emittente della carta di credito il più presto possibile.
Chiedere un credito provvisorio
Nel frattempo che la controversia tra le parti venga risolta, è possibile chiedere la concessione di un credito provvisorio alla banca; alcuni istituti bancari e società private possono concedere ai propri clienti un credito provvisorio pari all'importo della cifra contestata. Tuttavia, questo è solo un credito temporaneo che il titolare della carta può utilizzare fino a quando l'indagine viene completata.
Attendere la risposta
A questo punto non rimane altro che attendere una risposta da parte dell'emittente della carta di credito, la quale impiega normalmente almeno 10 giorni lavorativi per completare l'indagine della controversia. Se non si ottiene alcun riscontro entro tale termine, occorre contattare l'emittente della carta di credito per verificare lo stato della controversia.
Agire tempestivamente
È consigliato, inoltre, contattare tempestivamente l'emittente della carta di credito non appena si notano addebiti non autorizzati sulla propria carta di credito, poiché non tutte le società di carte di credito prepagate emettono crediti provvisori. Se non viene concesso alcun credito provvisorio, il cliente non riceverà la somma fino a quando l'indagine non viene completata.
Consigli
- Non far passare troppo tempo