Come contabilizzare le Royalties
Introduzione
Royalties è un termine anglosassone che fa parte, oramai, del linguaggio comune in quanto molto utilizzato. Ma cosa sono? Si tratta dei compensi in denaro che vengono versati a un soggetto per la cessione dei diritti o di utilizzo di un particolare brevetto o altro tipo di prodotto. Vengono anche definite diritti di licenza ma come contabilizzare le Royalties?
Prima di procedere è bene ribadire che le Royalties danno diritto a utilizzare il brevetto di chi lo ha creato e concesso in utilizzo con precisi termini e condizioni. Non è presente una precisa normativa al riguardo quindi le parti in causa devono stipulare un accordo basato su una negoziazione privata che va, naturalmente, scritta e firmata da entrambi per essere valida.
Detto questo si procediamo con la spiegazione di cos'è una Royalty, come si suddivide e come si contabilizza sul Libro Mastro in modo corretto e seguendo le leggi fiscale vigenti. Prendi carta e penna, o salva questo articolo per poterlo rileggere all'occorrenza.
Occorrente
- Libro Mastro
- Concentrazione
- Allenamento
- Contratti di licensing con Royalty
Cosa sono le Royalties?
Le Royalties, rappresentano il guadagno che il proprietario di un brevetto ottiene da chi richiede di sfruttare commercialmente il prodotto in questione. Non c'è una quota fissa in quanto ogni contratto viene eseguito con accordi differenti presi tra le parti.
La Royalty può essere rappresentata da una cifra versata una tantum oppure oppure una percentuale sulle vendite, ad esempio. Se vogliamo dare una definizione più tecnica si può dire che le Royalties sono il pagamento per la concessione dei diritti di licenza.
Come contabilizzare le Royalties
Una volta spiegato il concetto di Royalty è importante capire come devono essere contabilizzate, per fare questo si devono conoscere i due decreti che riguardano questo settore.
- Decreto sull'Imposta del Valore Aggiunto D.P:R: 633/72- Decreto riguardo l'accertamento delle Imposte sul Reddito D.P.R. 600/73
Il primo regola l'aliquota IVA delle royalties, articolo 7 del Decreto legislativo sopra descritto e si tratta di una rivendicazione del principio di territorialità. Le Royalties corrispondono a un soggetto che risiede nel territorio italiano quindi includono il versamento dell'IVA. Questo vale anche per chi è residente all'estero ma viene identificato in Italia.
Le imposizioni da pagare sul valore della Royalty, si legge nell'articolo n. 25 del secondo Decreto descritto sopra, riguardano le ritenute alla fonte che includono anche tale corrispettivo. Il titolare del brevetto o della licenza, dovrà quindi riceverà la percentuale pattuita in sede contrattuale.
Esistono tre situazioni differenti a cui fare riferimento, Vediamo quali sono nel prossimo paragrafo.
Come distinguere le Royalities
Fiscalmente parlando si distinguono tre diverse realtà per quanto riguarda la contabilizzazione delle Royalties a seconda dei soggetti coinvolti, vediamo nel dettaglio di cosa si tratta:
Nel primo caso parliamo di imprese con residenza nel territorio nazionale, in questo caso i corrispettivi versati non prevedono il pagamento della ritenuta.
Il secondo caso riguarda il privato cittadino che risiede in Italia che prevede il versamento del 22% sull'importo percepito in qualità di Royalty. Tale percentuale va calcolata sul 75% dell'importo, quindi se una persona riceve 100 euro in pagamento dovrà versare una ritenuta d'acconto del 22% di 75 euro, quindi 16,5 euro.
I privati che risiedono all'estero versano invece una ritenuta d'acconto del 30% che si calcola sempre sul 75% della somma totale ricevuta in qualità di Royalty.
Contabilità delle Royalties
La contabilità dei compensi ottenuti con le Royalties, non è molto difficile ma bisogna avere una certa conoscenza con la materia. Prima di tutto bisogna specificare che le imprese devono assolutamente annoverare i pagamenti effettuati in questo modo all'interno del conto economico sotto alla voce: Costi per il Godimento di Beni di Terzi. Questo a dimostrazione che esiste un contratto di licensing, quindi di diritto a utilizzare il materiale prodotto da una terza persona.
La contabilizzazione delle Royalties in partita doppia, si esegue come nel seguente esempio. Facciamo l'ipotesi che un'impresa A versi 5000 euro per i diritti di licenza per l'utilizzo di un brevetto a un privato con residenza in Italia.
In questo caso le norme fiscali prevedono il pagamento di una ritenuta d'acconto del 22% sul 75% (in alcuni casi la ritenuta sale al 25%). Quando si emette la fattura contenente l'IVA del 22% si devono movimentare i mastrini in seguito alle scritture contabili che descrivo nel dettaglio nel prossimo paragrafo.
Come registrare le royalties nel libro mastro
Per avere una corretta contabilità delle Royalties è necessario che si registrino sul Libro Mastro, fatto questo dovranno essere movimentati i Mastrini in seguito alla scrittura contabile. Ecco cosa fare:
- Scrittura: Diversi a debito vostri fornitori 6050 euro. Mastrini: si deve scrivere nella sezione Diversi la seguente voci:
- Royalty 5000 euro
- Iva nostro credito 1050 euro (22%)
Al momento del saldo che potrebbe avvenire, ad esempio, tramite bonifico bancario di procede con la movimentazione dei Mastrini in questo modo:
- Scrittura: debito verso fornitori a diversi 6050 euro, in modo da ottenere la chiusura della precedente scrittura. Mastrini: inserire tra i diversi:
- Banca (nome) Conto corrente (numero) 5300 euro.
- Erario conto ritenute 750 euro
Nel momento in cui si procede regolarizzando la posizione del soggetto per il quale sono state versate le ritenute, si procede chiudendo la contabilizzazione in questo modo:
- Scrittura: erario conto ritenute a cassa 750 euro. Mastrini: si chiude il mastrino riguardante l'erario conto ritenute con l'inserimento della cifra suddetta e si movimenta la cassa in uscita.
Conclusione
Il procedimento che ho descritto nei paragrafi precedenti non è molto difficile una volta che si è presa la mano, ma bisogna fare molta attenzione a ogni passaggio non dimenticando di registrare gli importi in ogni sezione indicata. Diversamente il conteggio finale risulterebbe errato e diventerebbe complicato risalire a ogni movimento eseguito.
Si tratta di un procedimento di contabilità semplice, quindi, ma bisogna allenarsi un po' per ottenere una certa dimestichezza in modo da diventare una compilazione automatica. Sono pochi passaggi ma indispensabili per concludere ciò che riguarda la contabilizzazione delle Royalties in modo corretto secondo le normative fiscali vigenti.
Consigli
- Il consiglio è di registrare tutto di volta in volta senza accumulare alla fine diversi contratti e pagamenti Royalties per non fare confusione rischiando di sbagliare