Come aprire un canile

Tramite: O2O 30/12/2020
Difficoltà:facile
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Introduzione

L'abbandono dei cani è un fenomeno molto comune al giorno d'oggi, specie nei periodi estivi quando la gente va in vacanza e non sa dove lasciare i propri amici a quattro zampe. I più animalisti tra di noi vorrebbero aprire dei canili o dei rifugi per aiutare questi sfortunati cani. Ma come si fa ad aprire un canile? Quali figure professionali sono necessarie all'interno di questa tipologia di struttura? Di che spazi si necessita? In questa guida cercheremo di spiegare al meglio cosa fare per aprire un canile dal punto di vista pratico e burocratico e per poter salvare questi sfortunati animali e dar loro una famiglia.

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Il canile

Prima di tutto è importante sapere cos'è un canile. Un canile è una struttura nella quale i cani vengono ospitati, mantenuti e curati. Lo scopo principale è quello di evitare il fenomeno del randagismo e di risolvere le conseguenze dell'abbandono, purtroppo ancora molto frequente. Inoltre l'obiettivo che si pongono i canili è quello di trovare una nuova famiglia per gli animali presenti nella propria struttura. Solitamente però si parla di canile quando gli ospiti della struttura sono soggetti giovani, se i soggetti sono anziani, invece, si parla di "ricovero", è bene fare questa ulteriore differenza.

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Tipologie di canili

Inoltre i canili possono essere di due tipologie: pubblici o privati. Possono quindi essere sovvenzionati dallo Stato o da Enti intermedi oppure da privati o associazioni senza scopo di lucro. La realtà più diffusa è quella dei canili comunali, i quali offrono un alloggio temporaneo, cure mediche mediante i veterinari e sopratutto cercano per gli animali dei nuovi padroni per poter fare continuamente spazio all'interno di esso per l'arrivo di nuovi cani.

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Burocrazia per l'apertura di un canile

Come aprire un canile pubblico? È prima di tutto necessario essere a conoscenza delle direttive in merito ai requisiti igenico-sanitari e legislativi, regolate dal Dpr. Numero 320 del 08/02/1954 e delle leggi regionali. Bisogna avere a disposizione un edificio idoneo e un nullaosta veterinario, rilasciato dalla ASL. Per la parte burocratica, bisogna chiedere l'iscrizione presso il registro delle imprese e successivamente presso la camera di commercio. È necessaria, inoltre, l'apertura di una partita IVA, di un conto per fini fiscali e il pagamento delle tassa di igiene ambientale. Se non si seguono tutti questi passaggi burocratici sarà davvero difficile poter procedere all'apertura di un vero e proprio canile.

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Ubicazione del canile

Passiamo al lato pratico dell'apertura di un canile. Il canile deve essere collocato in un posto isolato, fuori dalle zone urbane. L'immobile deve essere di grosse dimensioni in quanto deve disporre di diversi ambienti quali un ambulatorio, un deposito per gli alimenti e un deposito per le attrezzature, un reparto isolamento, dei servizi igenici e un reparto di ricovero cani. Anche gli stessi box, i quali devono essere riscaldati, facilmente lavabili e disinfettabili, devono essere di dimensioni adeguate per consentire ai cani di seguire i comportamenti tipici della propria specie. Ogni box deve consistere di due parti: una per il riposo dell'animale chiusa per tre lati e una per lo spazio libero che deve proteggere, per almeno il 50%, il cane dal sole e dalla condizioni atmosferiche avverse.

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Costi per l'apertura

Infine, ma non per questo meno importante, prima di decidere per l'apertura di un canile, bisogna fare un'analisi dettagliata dei costi che questa comporta e confrontare gli stessi con le proprie disponibilità economiche. Sono molteplici i fattori che determinano il costo complessivo della gestione di un canile, ma in ogni caso si parla di migliaia e migliaia di euro. Bisogna innanzitutto vedere quanto l'immobile sia vasto e in quale posizione si trovi, valutare quanti cani si ha intenzione di ospitare (calcolando che ciascun quadrupede costerà tra i 1000 e i 2000 euro all'anno) e quanti volontari si riescano a trovare e quanti professionisti si debbano pagare.Alle spese per la gestione dei cani si vanno poi ad affiancare quelle per l?affitto dell'immobile, le tasse, le utenze, il materiale per gli uffici e per i veterinari, i costi per ottenere i vari permessi (che cambiano seconda della regione in cui ci si trova), e quelli per ogni altro imprevisto od evenienza che ci ai potrebbe trovare ad affrontare.

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Figure all'interno del canile

Un canile per funzionare bene ha bisogno di un personale altamente specializzato. È fondamentale la presenza di veterinari che siano disponibili all'interno della struttura, anche per l'accertamento della buona salute del cane nel momento dell'adozione, alla famiglia adottiva viene infatti consegnato un libretto veterinario. Un'altra figura importante all'interno del canile è quella dell'ausiliario, il quale svolge compiti come la pulizia e il nutrimento dei cani e inoltre si occupa della cura dell'ambiente in cui vivono gli animali. Eccovi date alcune dritte per poter aprire un semplice canile dove prendervi cura dei cani abbandonati.

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